SESSUALITÀ E DIABETE

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.

Il diabete può causare disturbi sessuali per diverse ragioni:
  1. alterazioni del metabolismo degli zuccheri e dei grassi con progressivo aumento del peso
  2. aumento dell’infiammazione generale del corpo, maggiore col crescere del peso
  3. calo dell’umore causato dallo stato di salute e dagli effetti dell’infiammazione sul cervello
  4. lesioni dei piccoli vasi sanguigni (microangiopatia diabetica), e delle piccole terminazioni nervose (neuropatia diabetica)

La probabilità che il diabete colpisca la sessualità dipende da: età di comparsa della malattia, durata, gravità e controllo della glicemia.

I disturbi  più frequenti nell’uomo sono:

  • calo del desiderio
  • disfunzione erettile
  • alterazioni del riflesso eiaculatorio

Molte donne diabetiche riportano una generale insoddisfazione complessiva dei rapporti sessuali a causa della riduzione della lubrificazione, con secchezza vaginale, e della congestione sessuale genitale. I disturbi più frequenti sono:

  • calo del desiderio
  • calo dell’eccitazione
  • dolore ai rapporti

I disturbi sessuali, come altre complicanze legate al diabete, sono spesso reversibili. Il problema è che talvolta le persone con il diabete tendono ad affrontare la sessualità con timore, sia per condizionamenti fisici che psicologici. In questo modo i disturbi sessuali tendono a cronicizzarsi e ad autoalimentarsi a causa dei continui fallimenti accumulati nel tempo, portando chi ne soffre a evitare la sessualità per non continuare a sentirsi impotente e frustrato. È invece importante parlare apertamente del problema con il proprio medico e, insieme, cercare la cura più efficace. Gli studi sono concordi nell’identificare come migliore trattamento la terapia combinata, che include interventi farmacologici e psicologici. Tra le terapie farmacologiche più diffuse troviamo la sempre crescente famiglia dei PDE5i, con il Viagra (Sildenafil) come capostipite e le terapie ormonali. La terapia sessuale, squisitamente psicologica, dovrebbe sempre accompagnare quella farmacologica in quanto aiuta le persone a identificare e correggere i circoli viziosi che mantengono i disturbi sessuali e, quindi, contribuisce alla remissione dei sintomi. In genere è preferibile che entrambi i partner collaborino nella terapia sessuale per incrementarne le probabilità di successo. Concludendo, è importante che le persone vengano adeguatamente informate circa la possibilità di migliorare la propria vita intima anche quando questa è minacciata dalle complicanze del diabete. Infatti, l’associazione tra farmaci e terapia sessuale, si rivela generalmente una formula vincente.