Affrontare un tumore è sempre difficile.
A partire dal momento della diagnosi e lungo tutto il percorso terapeutico, le persone vivono una crisi esistenziale che mette in discussione l’identità personale.
La crisi è resa ancor più dolorosa dalle trasformazioni fisiche determinate dai trattamenti. Ci si trova quindi a dover gestire anche le inevitabili conseguenze sull’immagine corporea, sulla sfera sessuale e sull’equilibrio della vita di coppia. In particolare, la prevalenza delle disfunzioni sessuali oscilla tra il 40% e il 100%. Le percentuali più alte riguardano i casi in cui la malattia colpisce organi legati alla salute sessuale o riproduttiva.
Appare dunque evidente l’importanza di un supporto psicologico che miri ad intervenire sugli aspetti intrapsichici, relazionali e sessuali. Lo psicologo con una specifica formazione in sessuologia risulta attualmente la figura più consona ad intervenire su queste problematiche.