Saper invecchiare – anche sessualmente – è un’arte.
Presenta rischi ed esiti diversi tra uomini e donne. Nelle donne si assiste a una progressiva caduta del desiderio sessuale, in coincidenza con la menopausa. Negli uomini il desiderio rimane pressoché invariato: una differenza che può causare problemi alla coppia stabile, soprattutto se la relazione è già minata da altri fattori (disaccordi sulla crescita dei figli, problemi economici o di salute, etc).
Ciononostante, sono ancora poche le coppie che si rivolgono ad uno specialista. Una delle ragioni è la convinzione comune che dopo una certa età non si faccia più l’amore. Si tende a voler attribuire ai giovani i piaceri della carne e agli anziani le virtù della saggezza asessuata, priva di bisogni. Questo succede quando si fa erroneamente riferimento a un concetto di sessualità basato sulla performance senza tener conto dell’aspetto emotivo e relazionale.
Di fatto, negli ultimi decenni l’aspettativa di vita si è molto allungata (85 anni per le donne e 82-83 anni per gli uomini) ed è quindi indispensabile occuparsi anche della sessualità negli anziani che dovrebbe essere considerata una componente importante della qualità della vita.
È compito dei clinici esperti in sessuologia incoraggiare le persone di una certa età a mantenere attiva la loro vita sessuale, fornendo loro strumenti adeguati che contrastino i principali problemi che possono presentarsi. Sfatare i falsi miti sulla sessualità nella terza età per rompere le barriere dei tabù e della vergogna rappresenta il primo passo.