È NATO PRIMA IL MASCHIO O LA FEMMINA? LA BIBBIA SI SBAGLIA

“Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo”.

Così recita la Genesi quando descrive la creazione di Eva dalla costola di Adamo. In realtà non è la donna che deriva dall’uomo ma l’uomo che deriva dalla donna. L’uomo, anzi, non è che una donna opportunamente modificata. In altre parole, il programma biologico base da cui parte lo sviluppo del nostro sesso è sempre femminile.

Nascere maschi o femmine, si sa, è frutto del caso e dipende dal cromosoma sessuale contenuto nello spermatozoo che può essere X o Y: nel caso del maschio lo spermatozoo contiene il cromosoma Y e nel caso della femmina il cromosoma X.

Nel 1991 un gruppo di scienziati inglesi ha scoperto il gene dal quale hanno origine tutte le differenze  tra uomini e donne. Si tratta di un piccolo tratto di DNA che si trova nel cromosoma Y e si chiama TDF (Testis Determining Factor). È lui la costola.

Nelle prime settimane di gravidanza è impossibile stabilire dall’esterno se l’embrione diventerà un maschio o una femmina. Alla sesta settimana, però, se la coppia di cromosomi sessuali è XY, il TDF si attiva e inizia la produzione del testosterone. Da questo momento in poi, sarà solo lui a modificare certi pezzi femminili e renderli maschili, riorientando lo sviluppo di alcuni dei tessuti di cui siamo fatti. A parte il tipo di cromosomi sessuali, tutte le differenze tra uomini e donne non dipendono da diversità genetiche ma soltanto dall’effetto degli ormoni sessuali.

Lo dimostra una rara malattia genetica, la Sindrome di Morris. Le cellule delle persone che ne sono affette, pur contenendo la coppia di cromosomi sessuali XY, non captano i messaggi del testosterone perciò durante la vita fetale continuano a svilupparsi come da copione formando un corpo femminile. Generalmente queste persone si sentono donne a tutti gli effetti e questo va a dimostrare come anche l’identità di genere si formi in prima battuta grazie all’effetto degli ormoni sessuali sul cervello.